Papa Francesco Riforma il Libro VI del C.D.C.

Promulgo il testo revisionato del Libro VI del Codice di Diritto Canonico così come è stato ordinato e rivisto, nella speranza che esso risulti strumento per il bene delle anime, e che le sue prescrizioni siano applicate dai Pastori, quando necessario, con giustizia e misericordia, nella consapevolezza che appartiene al loro ministero, come dovere di giustizia – eminente virtù cardinale – comminare pene quando lo esiga il bene dei fedeli”. Con queste parole della Costituzione apostolica "Pascite gregem Dei “, Papa Francesco il 23 maggio riforma il Libro VI del Codice di Diritto Canonico.

Le nuove norme sono entrate in vigore mediante la pubblicazione su L’Osservatore Romano il giorno 8 dicembre 2021 e successivamente sono state inserite nel Commentario ufficiale Acta Apostolicae Sedis.

Le affermazioni del Santo Padre sgomberano anche il campo dal pregiudizio che si ha nei confronti del Diritto penale canonico. Infatti l’esercizio della potestà coattiva non è la pratica di un biasimevole bisogno di punire indiscriminatamente, né postula la mancanza di misericordia e comprensione, al contrario richiede umiltà, sollecitudine paterna da parte dell’autorità, discernimento e profondo senso di responsabilità. Il fine resta unicamente quello della salvezza delle anime, sia di chi commette un delitto canonicamente imputabile e perseguibile, sia di chi ne è la vittima.  

Di seguito il link della Santa Sede contenente tutti documenti utili per l’opportuna conoscenza:

https://www.vatican.va/content/francesco/it/events/event.dir.html/content/vaticanevents/it/2021/6/1/pascite-gregem-dei.html

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